›› Medugorje: Santuari nel Mondo

In questa pagina ho inserito, per ora, alcuni posti importanti:

 
1. il Santuario della Vergine ADDOLORATA a Castelpetroso
2. il Santuario di Loreto
3. L'abbazia di Castel San Vincenzo
4. Lourdes
 
5. Cascia
6. Assisi
7. San Giovanni Rotondo
8. San Matteo - s. Marco in Lamis
 
9. Monte S. Angelo
10. Madonna dell'Arco
 
 
 
 
 
 
 

 

Santuario di Castelpetroso (IS) - MOLISE

 

Era il 22 marzo 1888, Giovedì antecedente la Domenica delle Palme, quando Fabiana Cicchino di 35 anni, chiamata in paese Bibiana, e Serafina Valentino di 34 anni, moglie di Domenico Cifelli, da Guasto si recarono in località “Cesa tra Santi” a coltivare un appezzamento di terreno a 857 m. s.l.m.. Portarono con sé due pecorelle.
Nel pomeriggio Fabiana si accorse che una di esse era smarrita. Messasi alla ricerca, la trovò di fronte ad un crepaccio, ad un anfratto da cui proveniva una luce. Timorosa, ma anche incuriosita, Fabiana si avvicinò e si trovò immersa in una visione celeste: la Vergine Santissima e Cristo morto coperto di piaghe disteso ai suoi piedi.
Maria si presentava seminginocchiata con le braccia allargate e gli occhi rivolti al cielo in atto di implorazione e di offerta. Aveva la veste color rosaceo e il manto color bruno che dal capo le copriva le spalle fino ai piedi.

La Vergine non pronunziò alcuna parola.   Accorse sul luogo anche Serafina ma non vide nulla.
Dieci giorni dopo, il primo aprile, festa di Pasqua, l’Apparizione si rinnovò e questa volta anche Serafina vide. La Madonna si presentò nello stesso atteggiamento del 22 marzo. In entrambe le Apparizioni non parlò, non lasciò alcun messaggio verbale.
La notizia delle Apparizioni si propagò con la rapidità di un lampo per tutta Castelpetroso e si allargò a ondate successive in tutti i paesi e le regioni vicine. Folle di fedeli, come percorse da un fremito, si sentirono spinte a peregrinare verso il luogo delle Apparizioni a “Cesa tra Santi” e il numero cresceva di giorno in giorno.
La stampa, specie “Il Servo di Maria” di Bologna, diretto da Carlo Acquaderni, in ogni numero, in una speciale rubrica, parlò e diede notizia delle Apparizioni di Castelpetroso.
Il vescovo di Bojano, Francesco Macarone Palmieri, al primo manifestarsi degli e venti straordinari, mise subito sotto controllo “Cesa tra Santi” e indisse un primo processo istruttorio per effettuare indagini sulle presunte Apparizioni. In seguito, il Papa Leone XIII, sia pure oralmente, lo nominò Delegato Apostolico,dandogli l’incarico di effettuare un sopralluogo alla grotta delle Apparizioni per conto della Santa Sede.
La mattina del 26 settembre 1888, il Vescovo si portò in località “Cesa tra Santi” vicino alla grotta e anche lui ebbe la grazia di vedere la Madonna Addolorata, nello stesso atteggiamento descritto dalle veggenti. Ecco le sue testuali parole: “Con lieto animo posso affermare che i portenti di Castelpetroso sono gli ultimi tratti della Divina Misericordia, per richiamare i traviati al retto sentiero. Anche io posso testificare che, recatomi nel luogo sacro, riconcentrandomi nella preghiera ebbi l’apparizione della Vergine”.
L’appparizione del 26 settembre divenne il perno della documentazione che fu presentata al Papa dal vescovo Palmieri; tutte le carte processuali vennero consegnate a Papa Leone XIII tra la fine del 1888 e l’inizio del 1889.
A quanto risulta dalle cronache, le Apparizioni di Castelpetroso non furono un fenomeno riservato alle prime due veggenti e al Vescovo di Bojano, ma divennero un privilegio concesso a diversi fedeli recatisi alla Sacra Rupe in pellegrinaggi
o. Le caratteristiche delle altre Apparizioni furono sempre le stesse: la Madre Addolorata, con le braccia allargate e gli occhi rivolti al clielo che offre il figlio morto, mentre sette spade Le trafiggono il cuore. La Madonna non dice parola alcuna.
Un dipinto su tela del 1890, del pittore Giovanni Gagliardi di Roma, ritrae l’Apparizione come descritta dalle veggenti. Il dipinto custodito al Santuario è il primo segno della pietà mariana di Castelpetroso.
A seguito delle Apparizioni, in prossimità dell’anfratto, scaturì una piccola sorgente d’acqua. Nel mese di novembre del 1888 si recò sul luogo delle Apparizioni Carlo Acquaderni di Bologna con il figlio Augusto di dodici anni, malato di tubercolosi ossea. Dopo essere saliti sulla montagna, aver pregato e bevuto l’acqua, Augusto ricevette per intercessione della Vergine Addolorata il dono della guarigione.
Carlo Acquaderni, a seguito di quanto accaduto, tramite la rivista “Il Servo di Maria” di cui era direttore, lanciò un appello a tutti i devoti della Vergine Addolorata per la raccolta di offerte da utilizzare per la costruzione di un “oratorio, una cappelletta”.
Il suo desiderio si trovò subito in sintonia con quello del vescovo Mons. Francesco Macarone Palmieri. Dalle parole si passò subito ai fatti. La progettazione del tempio venne affidata all’ingegnere Francesco Gualandi di Bologna. Iniziarono i lavori preliminari per la posa della prima pietra. Il 28 settembre 1890, alla presenza di circa trentamila persone, in un’atmosfera di gioia, di intensa preghiera e di fede, il Vescovo di Bojano, nel corso di una solenne celebrazione, assistito dai vescovi di Isernia, Trivento e Termoli, pose la prima pietra a fonda mento dell’edificio dando così ufficialmente il via ai lavori.
L’opera della costruzione del Santuario venne portata avanti grazie alle offerte generose dei fedeli che giungevano da ogni parte d’Italia e dall’estero. Giunse ro anche dalla Polonia. Tra non poche difficoltà e molti sacrifici, con pazienza e continuità il Santuario vedeva il suo completamento intorno al 1975, anno in cui venne consacrato il tempio, grazie alle premure del vescovo di Campobasso-Bojano Mons. Alberto Carinci che ora riposa nel sarcofago posto dietro l’altare ma ggiore.

tratto da: http://www.santuarioaddolorata.it/index.php?option=com_content&view=article&id=51&Itemid=56&lang=it

 

Qual’è il messaggio che la Madonna ha voluto lasciare all’Italia e al mondo intero tramite le apparizioni di Castelpetroso? A Lourdes ha chiesto preghiera e penitenza, a Fatima anche ha chiesto sacrifici per i peccatori e ha additato il S. Rosario per ottenere qualunque grazia. A Castelpetroso la Madonna non ha parlato, o meglio, ha parlato attraverso il suo stesso atteggiamento. Nelle apparizioni di Castelpetroso Maria SS. è in un atteggiamento assai diverso da quello con cui viene di solito presentata l’Addolorata, soprattutto dalla pietà popolare: anche qui il suo volto esprime immenso dolore, ma Ella è in un atteggiamento regale di maternità sacerdotale; semi inginocchiata, ha le braccia allargate in un atto di offerta: offre Gesù, il frutto del suo grembo, al Padre, quale Vittima di espiazione per i peccati dell’umanità. Consapevole della missione redentiva di Gesù che deve riscattare l’umanità proprio tramite la sofferenza, davanti al Figlio Crocifisso, Ella, "già amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da Lei generata", come dice la Lumen Gentium (n. 58), accetta la Volontà del Padre, unendosi al sacrificio redentivo di Gesù.

Questo atteggiamento della Madonna, conferma una verità teologica: Dio ha associato all’opera della Redenzione la Vergine SS. ed Ella, conformandosi pienamente a tale volontà, con la Sua sofferenza accettata ed offerta, è divenuta Corredentrice del genere umano. Tutti i sacrifici e i dolori offerti, tutte le lagrime e
le sofferenze dell’Addolorata che hanno raggiunto il culmine al momento della morte di Gesù, per beneplacito di Dio, hanno corredento l’umanità intera, in unione con le sofferenze del Redentore, "mescolate", si potrebbe dire, con le sofferenze stesse di Cristo.
Il messaggio di Castelpetroso è assai profondo e ci invita a riflettere sul dolore corredentivo di Maria, sulla sovrabbondanza e sovraeffusione del suo amore di Madre: come Madre Corredentrice Ella ci ha generati alla vita della grazia a prezzo di sofferenze indicibili.

La Madonna di Castelpetroso ci insegnava la necessitá di cooperare alle sofferenze di Cristo come diceva S. Paulo. L'apparizione mostrava Lei,  in un atteggiamento regale di maternità sacerdotale; semi inginocchiata, ha le braccia allargate in un atto di offerta: offre Gesù, il frutto del suo grembo, al Padre, quale Vittima di espiazione per i peccati dell’umanità. Dio ha associato all'opera della Redenzione la Vergine, ed Ella, conformandosi pienamente a tale volontà, con la sua sofferenza accettata ed offerta, è divenuta Corredemtrice del genere umano. Questo è il messaggio di castelpetroso: Maria SS.ma, quale Madre Corredentrice, ci ha rigenerati alla vita della grazia a prezzo di indicibili sofferenze.

 

 

 

 

"Ora tutto è più chiaro!"

 

 

POESIE
di Antonio Sinibaldi