Confusione

 

Una folla immensa davanti ai miei occhi

Non riesco a distinguerli, non so chi sono…

Rumoreggiano, gridano, scalpitano…

Ma cosa vogliono?

Nessuno sa zitto… tranne me…

Ma cosa ci faccio lì?

Un rapido sguardo alla ricerca di qualcuno

Nulla…

Mi alzo sulle punte dai piedi, allungo il collo

Nulla…

Mi porto le mani alle orecchie

Non ce la faccio più a sentire quelle grida…

Chino il capo, stringo gli occhi

Grido “basta!” nessuno mi ascolta…

Seduta sul ciglio del marciapiede scorgo una figura

Non so chi sia, non so cosa ci faccia lì

Ma so che si sente soffocare… come me…

Non grida, non scalpita, ha gli occhi spenti,

lo sguardo impaurito, non sa che fare…

anche lei si porta le mani alle orecchie

anche lei non vuole sentire rumore…

cerco di avvicinarmi a lei, mi faccio strada strattonando

le sono vicino finalmente…

mi inginocchio davanti a lei,

le prendo il mento, la guardo negli occhi e le sorrido…

lei, impaurita si ritrae… poi mi sorride…

d’un tratto non sento più rumori

la mia attenzione è solo per lei…

mi preoccupo, le chiedo cos’abbia…

continua a sorridermi ma non risponde…

allora la stringo a me…

sento il suo cuore battere forte,

le sue timide braccia che si stringono a me…

poi, come in un momento di liberazione,

sento il suo respiro singhiozzante… piange a dirotto…

la stringo ancora di più a me… la proteggo…

non so chi sia, non so quale sia la sua storia, non so nulla di lei

ma è come se mi avesse chiamato, mi avesse chiesto aiuto,

… devo fare qualcosa per lei!

 

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